Ci sono i Blogger e poi ci sono i Vlogger o Youtuber. Si tratta di neologismi tratti dalla lingua inglese.
Blogger sta ad indicare coloro che pubblicano testi o contenuti multimediali in un blog (dalla contrazione di web-log) che letteralmente significa traccia in rete.
Esiste il blog “diario personale“(e lo sono la maggior parte), una sorta di diario personale on line dove vengono pubblicati pensieri, racconti, riflessioni appunto “personali”, che l’autore vuole condividere con i suoi lettori, oppure il blog “tematico” dove vengono pubblicati articoli, conoscenze e/o video che possono riguardare argomenti specifici come cinema, cucina, sport, trucco etc…
Qualora l’autore lo volesse può configurare il blog in modo che ai lettori sia possibile lasciare un commento ai post da lui pubblicati.
Il blog è per sua natura pubblico, visibile quindi a chiunque acceda a quella pagina web.
Vlogger è un’abbreviazione di video blogger e sta ad indicare coloro che come hobby o professione pubblicano contenuti personali principalmente attraverso i video.
I più seguiti sono i gameplayer, ragazzi che si registrano mentre giocano a videogame, commentano le varie fasi del gioco con battute e imprecazioni divertenti, ne mostrano i trucchi e gli ostacoli.
Altrettanto famosi sono i tutorial di moda, ragazze che mostrano e danno suggerimenti su come vestirsi e come truccarsi, per un’occasione speciale, per una giornata qualunque. Promuovendo prodotti.
Per diventare Vlogger (comunemente definiti anche Youtuber) basta una web cam, l’accesso ad Internet e qualcosa di interessante da pubblicare.
Non è difficile fare video, tutti possono farlo, quello che non è così facile è distinguersi dagli altri (adesso che ci sono moltissimi youtuber), emergere, avere successo. Tutti gli youtuber teoricamente possono trarre guadagno dalle inserzioni pubblicitarie inserite nei loro canali.
Solo recentemente (gennaio 2018) sono state aggiunte delle restrizioni alla possibilità di monetizzare i contenuti pubblicati, solo a chi ha un certo numero di visualizzazioni e di iscrizioni al proprio canale.
Sono migliaia i ragazzi che ci provano, ma pochissimi raggiungeranno la notorietà. In Italia il gameplayer più famoso con il maggior numero di iscritti (più di 4 milioni) al suo canale youtube è Favij, un ragazzo di Torino di 23 anni.
Perchè gli YouTuber piacciono così tanto ai ragazzi?
La particolarità (e la forza) degli YouTuber risiede nel fatto che il mittente ed il destinatario del messaggio appartengono alla stessa categoria: sono video artigianali, fatti da ragazzi giovani, girati molto spesso in casa loro, nella loro camera. Hanno imperfezioni, sembrano improvvisati, rudimentali, genuini, tutti elementi che non fanno altro altro che favorire l’identificazione dei destinatari con i loro idoli.
Gli Youtuber comunicano in modo semplice, apparentemente senza copione, usano il linguaggio di chi li segue (slang giovane, parolacce..) si vestono come i ragazzi che li guardano dall’altra parte dello schermo, apparentemente con la prima cosa che capita, sembrano spontanei e allegri.
Colpisce (i meno giovani..) che la notorietà di questi ragazzi non si basi su una bellezza pura, definita tale in senso estetico, i più seguiti, quelli che hanno più visualizzazioni sono ragazzi/e semplici, facce giovani, molto espressive e personali, con le caratteristiche fisiche comuni della loro giovane età (es.brufoli).
Molti youtuber parlano semplicemente di loro stessi, della loro scuola, dei loro amici, e dei loro interessi.
Altri invece si riprendono mentre fanno cose buffe, mentre gli capita qualcosa di demenziale, oppure semplicemente si muovono dentro alla loro cameretta, scelgono cosa mettersi per andare a scuola, chiacchierano e fanno battute.
Tutto questo fa sentire parte di una grande comunità virtuale, uno spazio vivo e vicino, fatto di scambi comunicativi, dove i ragazzi possono rilassarsi, divertirsi, sentirsi a proprio agio.
Il rapporto con gli youtuber si potrebbe definire alla pari, senza barriere, nessuno di loro sembra inavvicinabile o irraggiungibile, possono inoltre interagire commentando e criticando (le critiche non mancano mai) “in diretta”.
Gli youtuber in assoluto più amati dai giovani sembrano tutti essere accomunati da sense of humor, autoironia, e una buona dose di trash.